Le scommesse sportive sono un passatempo ormai largamente diffuso in Italia da molti anni. La maggior parte dei giocatori lo prende come un hobby, magari per divertirsi con gli amici e “sfidarli” a chi indovina un determinato pronostico.

Tuttavia, esistono anche dei giocatori molto esperti e abilissimi nell’attuare sistemi e strategie che consentono di totalizzare vincite anche significative.

Una delle caratteristiche principali delle scommesse sportive è ovviamente la “quota”, che viene stabilita da un bookmaker mettendo insieme calcoli statistico-matematici e logiche di mercato. La quota, per farla breve, rappresenta l’esatta probabilità che si verifichi un determinato evento. 

Come calcolare le quote scommesse

I giochi online sono molto diffusi ed è possibile ad esempio usare la PostePay per giocare con i migliori casino online o nei siti di scommesse. Ma vediamo di saperne di più proprio sulle quote.

Le quote scommesse sono talmente importanti da richiedere l’impiego di quotisti, ovvero persone specializzate che faranno i necessari calcoli e stabiliranno le quote servendosi anche di software di analisi matematico-statistica realizzati appositamente per svolgere questo compito.

Negli ultimi tempi, i bookmakers hanno stabilito delle quote praticamente per tutti gli eventi possibili, introducendo una serie infinita di varianti: non solo la vittoria, il pareggio o la sconfitta, quindi, ma anche chi segna per primo, il giocatore che farà il primo gol, il minuto in cui segnerà una determinata squadra e tanto altro ancora.

Arrivati a questo punto, dopo aver spiegato per bene cosa sono le quote, resta da capire come si calcolano.

Il quotista prende in esame una determinata partita e stabilisce le probabilità che si verifichino dei risultati: se ad esempio prendiamo in considerazione il classico 1 X 2, il quotista può ritenere la vittoria della squadra di casa probabile al 65%, il pareggio al 22% e il segno 2 al 13%. In questo modo, svolgendo l’operazione 1*100/probabilità, le quote stabilite per questo evento saranno 1,54 per il segno 1, 4,55 per il segno X e 7,69 per la vittoria della squadra che gioca in trasferta. 

Come notano spesso gli utenti che normalmente si cimentano nelle scommesse sportive, le quote stabilite dal bookmaker non sono fisse, ma possono variare nell’arco di tempo che passa dalla pubblicazione delle quote stesse fino all’inizio dell’evento sportivo.

Ma cosa porta alla diminuzione o all’aumento delle quote?

I fattori possono essere molti, basti pensare all’infortunio di un giocatore determinante o alle condizioni meteo che possono sfavorire le formazioni più tecniche.

Se si verifica invece una giocata di massa su un segno, il bookmaker modificherà le quote per tentare di spostare le giocate anche su altri segni e di conseguenza non rischiare di ritrovarsi con un “passivo”. 

Aggio: in cosa consiste? 

In tutto ciò, bisogna tenere conto anche dell’aggio, ovvero la percentuale di ricarico sulle quote: per farla breve, si tratta del margine di guadagno di un bookmaker.

Un esempio classico è quello che viene proposto sulla quota più scontata di una partita, ovvero il “Pari” e “Dispari”, che non hanno mai la stessa quota ma sempre leggermente differenti.

Ad esempio, in un ipotetico Roma- Bologna, il Pari può essere dato a 1,70 mentre il Dispari a 1,80: l’aggio non è altro che la differenza tra la quota reale dell’esito della scommessa (che sia pari o dispari) e quella proposta dal bookmaker.