Per il mondo del betting, dall’estate del 2019, sono previste importanti novità che, di certo, non sono vantaggiose per il settore. Nell’agosto del 2018, infatti, è stato convertito in legge il cosiddetto Decreto Dignità che è stato varato dal Governo giallo-verde nel mese di luglio del 2018.
A distanza di un anno, ovverosia a partire dal mese di agosto del 2019, le pubblicità relative al gioco d’azzardo ed alle scommesse in Italia saranno vietate. In vista della piena efficacia del Decreto, a partire dall’8 agosto del 2019, l’AGCOM, che è l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha fornito, attraverso l’emanazione di apposite linee guida, delle precisazioni su come scatterà il divieto ed i relativi effetti per gli scommettitori, per le imprese del betting e per i media che, fino ad oggi, hanno ospitato la pubblicità legata al gioco d’azzardo ed alle scommesse online ed offline sugli eventi sportivi.
Tra le linee guida fornite dall’Autorità, una molto importante riguarda le insegne che, rispetto al Decreto Dignità, sono salve e, quindi, potranno essere mantenute anche a partire dall’8 agosto del 2019. E questo perché le insegne legate al gioco d’azzardo ed alle scommesse, dalle edicole ai tabaccai, e passando per le agenzie specializzate, non vengono viste come una forma di pubblicità, ma come un importante segno distintivo tra gli operatori e le agenzie legali, e quelle che invece sono illegali in quanto sono nelle mani della criminalità organizzata.
Sul rispetto delle norme del Decreto Dignità ci sono inoltre dei nodi da sciogliere al punto che è stata la stessa Agcom a segnalare, per le emittenti televisive in Italia, le difficoltà che si potranno riscontrare nella messa in onda delle immagini Tv visto che ci sono, specie all’estero, squadre che come sponsor sulla maglia hanno proprio un bookmaker. E lo stesso dicasi per la pubblicità legata al betting che è presente nei cartelloni degli stadi.