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Mese: Aprile 2019

Scommesse singole, ecco come funzionano e come puntare

Tra i sistemi che vengono suggeriti più di frequente per poter vincere con le scommesse sportive troviamo certamente quello di puntare sulle scommesse singole.

Questo metodo è adatto in modo particolare a tutti quei giocatori che hanno intenzione di seguire un percorso fatto di consapevolezza e non si vogliono rifugiare per forza di cose in vincite impressionanti con una puntata di pochi euro.

Certo, il rischio c’è sempre, ma se vogliamo, è leggermente più controllato.

Le scommesse singole, quanto conta lo studio

Non si può parlare, in realtà di un metodo per scommettere, quanto più che altro di una vera e propria strategia di betting. Infatti, come si può facilmente intuire, non c’è una scommessa singola in grado di garantire al 100% una vincita.

Quindi, ecco che, dopo aver trovato il bonus dei casino online perfetto per chi gioca forte, emergono le competenze e la capacità di selezionare le quote dal palinsesto del singolo giocatore.

Lo studio e l’approfondimento da dedicare al palinsesto mira proprio a trovare quelle quote che sono particolarmente appetibili, ma che sono anche relativamente abbordabili. La ricerca può durare anche diverse ore e va svolta personalmente.

Nella maggior parte, quando si punta sulla strategia delle scommesse singole, è previsto di trovare una quota vicina a 2,00. In pratica, come se si trattasse di un raddoppio a tutti gli effetti.

La conoscenza delle squadre

Il sistema di scommesse singole non poggia su tanti trucchi: è vero, però, che esistono alcuni accorgimenti che si possono seguire per far funzionare questa strategia nella miglior maniera possibile.

Il primo consiglio che sarebbe meglio seguire è quello di non puntare sulle scommesse singole in regime di 1X2.

Sono ben due le ragioni che sottendono a tale comportamento: nel caso in cui una delle due squadre dovesse avere una quota pari a 2, vuol dire che esiste un’alta probabilità, in ogni caso, che non vinca, mentre se fosse il pareggio ad avere una quota pari a 2, anche se si tratta di una quota interessante dal punto di vista della probabilità, siamo comunque di fronte all’esito che si verifica con la minor frequenza.

Poi, è necessario considerare anche la probabilità di vincita: puntare su 1X2 vuol dire avere il 33,3% di probabilità di vincere.

Invece, quando si punta su altre quote, come goal/no goal, ecco che le probabilità di vincita salgono comunque al 50%. In sintesi, meglio puntare su delle quote che abbiano solamente due opzioni e non delle opzioni multiple.

Come si coprono le scommesse singole

Di solito, la copertura delle scommette singole deve essere eseguita in live: di conseguenza, è facile intuire come sia necessario controllare sempre l’andamento della partita per capire quando sia arrivato il momento di puntare.

Facciamo un esempio per chiarire la situazione: puntiamo 100 euro sull’1 dell’Inter contro il Milan, quotato a 2,10. Nell’ipotesi che il risultato sia 1-0 al 75’ per l’Inter, allora la quota dell’X2 live si aggirerà intorno al 6,00. Puntando 35 euro su questa copertura si vincerebbero 75€ netti (35*6-(100+35)), gli stessi che si vincerebbero se azzeccassimo la quota dell’X (210-100-35).

Scommesse sportive: come funzionano le quote

Le scommesse sportive sono un passatempo ormai largamente diffuso in Italia da molti anni. La maggior parte dei giocatori lo prende come un hobby, magari per divertirsi con gli amici e “sfidarli” a chi indovina un determinato pronostico.

Tuttavia, esistono anche dei giocatori molto esperti e abilissimi nell’attuare sistemi e strategie che consentono di totalizzare vincite anche significative.

Una delle caratteristiche principali delle scommesse sportive è ovviamente la “quota”, che viene stabilita da un bookmaker mettendo insieme calcoli statistico-matematici e logiche di mercato. La quota, per farla breve, rappresenta l’esatta probabilità che si verifichi un determinato evento. 

Come calcolare le quote scommesse

I giochi online sono molto diffusi ed è possibile ad esempio usare la PostePay per giocare con i migliori casino online o nei siti di scommesse. Ma vediamo di saperne di più proprio sulle quote.

Le quote scommesse sono talmente importanti da richiedere l’impiego di quotisti, ovvero persone specializzate che faranno i necessari calcoli e stabiliranno le quote servendosi anche di software di analisi matematico-statistica realizzati appositamente per svolgere questo compito.

Negli ultimi tempi, i bookmakers hanno stabilito delle quote praticamente per tutti gli eventi possibili, introducendo una serie infinita di varianti: non solo la vittoria, il pareggio o la sconfitta, quindi, ma anche chi segna per primo, il giocatore che farà il primo gol, il minuto in cui segnerà una determinata squadra e tanto altro ancora.

Arrivati a questo punto, dopo aver spiegato per bene cosa sono le quote, resta da capire come si calcolano.

Il quotista prende in esame una determinata partita e stabilisce le probabilità che si verifichino dei risultati: se ad esempio prendiamo in considerazione il classico 1 X 2, il quotista può ritenere la vittoria della squadra di casa probabile al 65%, il pareggio al 22% e il segno 2 al 13%. In questo modo, svolgendo l’operazione 1*100/probabilità, le quote stabilite per questo evento saranno 1,54 per il segno 1, 4,55 per il segno X e 7,69 per la vittoria della squadra che gioca in trasferta. 

Come notano spesso gli utenti che normalmente si cimentano nelle scommesse sportive, le quote stabilite dal bookmaker non sono fisse, ma possono variare nell’arco di tempo che passa dalla pubblicazione delle quote stesse fino all’inizio dell’evento sportivo.

Ma cosa porta alla diminuzione o all’aumento delle quote?

I fattori possono essere molti, basti pensare all’infortunio di un giocatore determinante o alle condizioni meteo che possono sfavorire le formazioni più tecniche.

Se si verifica invece una giocata di massa su un segno, il bookmaker modificherà le quote per tentare di spostare le giocate anche su altri segni e di conseguenza non rischiare di ritrovarsi con un “passivo”. 

Aggio: in cosa consiste? 

In tutto ciò, bisogna tenere conto anche dell’aggio, ovvero la percentuale di ricarico sulle quote: per farla breve, si tratta del margine di guadagno di un bookmaker.

Un esempio classico è quello che viene proposto sulla quota più scontata di una partita, ovvero il “Pari” e “Dispari”, che non hanno mai la stessa quota ma sempre leggermente differenti.

Ad esempio, in un ipotetico Roma- Bologna, il Pari può essere dato a 1,70 mentre il Dispari a 1,80: l’aggio non è altro che la differenza tra la quota reale dell’esito della scommessa (che sia pari o dispari) e quella proposta dal bookmaker.

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